Via delle Vergini (R. II - Trevi) (da via delle Muratte a via dell'Umiltà)
All’angolo, tra via delle Vergini e via dell’Umiltà, sorge un edificio ex conventuale, la chiesa di Santa Maria delle Vergini [1] che ha dato il nome alla via.
Veramente, la chiesa delle Vergini sorgeva prima sugli avanzi delle terme costantiniane, sul Quirinale [2], ed era stata edificata sotto il titolo di Santa Maria del Rifugio nel 1593, per "povere zitelle bisognose".
Si trovava quasi di fronte alla chiesa di San Silvestro a Montecavallo, e prosperò fino al 1615, quando il cardinale Scipione Borghese la fece abbattere per potervi costruire quel palazzo che fu poi dei Bentivoglio, Mazzarino ecc..
Convento e chiesa furono ricostruiti tra le attuali via dell’Umiltà e via delle Vergini.
Dopo la demolizione del palazzetto Sciarra, nel 1886, all’angolo di via dell'Umiltà con la strada delle Vergini, fu, dallo Sciarra, collocata la tipografia del giornale "La Tribuna".
All’angolo tra via Minghetti e via delle Vergini, fu costruito [3] una specie di baraccone di legno, che più tardi, munito di palchi e loggiato, pretese perfino di rappresentare l’opera lirica (Quirino).
L'anno prima della guerra mondiale, su disegni dell’architetto Marcello Piacentini, il teatro Quirino, che s’era così chiamato per la vicinanza del colle, fu trasformato completamente ed il 25 febbraio 1915 aperto al pubblico.
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[1] ) Oggi Santa Rita da Cascia alle Vergini.
[2] ) I due Dioscuri di piazza del Quirinale, le due statue di Costantino e Costanzo sulla balaustra del Campidoglio e l'altra di Costantino nel pronao di S. Giovanni in Laterano, provengono dalle terme costantiniane.
[3] Il teatro fu fatto costruire in legno dal principe Maffeo Sciarra (1850-1925) , nel 1871, su un terreno di sua proprietà. Il Teatro ebbe così tanto successo che più tardi (1915) fu realizzato in muratura e chiamato “Quirino”.
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